10 Ottobre 2024 – Il Tirreno “Lo sviluppo ha casa alla Magona, finanziati otto progetti del Polo”



Da Il Tirreno – Cecina del 10 Ottobre 2024, Ilenia Reali

Lo sviluppo ha casa alla Magona, finanziati otto progetti del Polo: ventiquattro le imprese coinvolte su riciclo, energia, chimica

Otto progetti tra i più disparati che guardano al futuro su temi, come quelli dell’energia e dell’economia circolare, che già raccontano l’industria che verrà e che già sta muovendo i suoi passi adesso. Sono quelli pronti a partire al Consorzio Polo Tecnologico Magona grazie a un pacchetto di finanziamenti della Regione Toscana che aiuteranno i ricercatori e le imprese, nomi altisonanti dell’industria, a sviluppare nuove idee e percorsi di cambiamento e di sviluppo.

Una sfida che la Regione ha colto non solo stanziando un contributo ma finanziando tutti i progetti ammessi per i progetti strategici di ricerca e sviluppo e di ricerca e sviluppo per micro, piccole e medie imprese con capitalizzazione MidCap.

«Abbiamo messo a punto la variazione di bilancio per consentire il finanziamento di tutti i progetti ammessi martedì scorso», dice l’assessore regionale all’economia Leonardo Marras.

«Lunedì sarà portato in giunta. Prevede la totale copertura con uno stanziamento complessivo di 90 milioni di euro a livello regionale. Poi ci sarà subito il decreto di assegnazione e anche il Consorzio Polo Tecnologico Magona potrà cominciare a lavorare sui progetti, chiedere anticipi, fare la rendicontazione come previsto dal bando».

«Sono progetti – dice il presidente del Polo industriale Luciano Dell’Omo – che forniranno stimoli ai settori della chimica, dell’agroalimentare, dell’acqua e dell’energia. Il nostro lavoro è stato quello di aiutare le aziende ad accedere ai bandi e con loro porteremo avanti i progetti di ricerca. Progetti ambiziosi con aziende e gruppi strutturati del territorio e che aiuteranno l’economia e il territorio ad avere basi ancora più solide per affrontare il futuro. Adesso con l’arrivo dei contributi potremo andare avanti nel lavoro nella ricerca applicata».

I progetti che coinvolgono 24 aziende vanno dal recupero di materiale dalle batterie al litio utilizzate per le macchine elettriche, alla rigenerazione di acido solforico concentrato nell’industria del biossido di titanio fino a un processo di economia circolare con Solvay ma anche alla creazione di macchinari innovativi per il recupero dell’asfalto o processi innovativi per il trattamento di fumi dalla produzione della ceramica.

«Aiuteremo le aziende – aggiunge Dell’Omo – che credono nell’innovazione tecnologica come fattore di successo. Questo è un ulteriore stimolo per lavorare sul territorio. I progetti finanziati vanno a toccare ricerche come quelle sul miglioramento dei processi energetici, industriali e del recupero materiali che possono portare il territorio della costa a svolgere un ruolo di primo piano in Toscana e non solo».

Il progetti hanno ottenuto finanziamenti per oltre 6 milioni di euro e le aziende coinvolte sono Solvay, Tef, Elettroduemila, Ferro Duo Italia, Safimet, Weco, Enertech, Ecologia Marino, Ascosistemi ,Soltreco Bonifiche, MTP Dondoli, Tecno Cad Service Snc, Officina 2000 Srl, LMPE Srl, Parsec Srl, Retiambienti, Laminox Srl, Alpa, Valmec SM Srl, Brotinimpianti Elettromeccanica Srl, Unibloc Srl Lucos, CGS Automazione, OMP Srl, Dipartimento di Ing. Civile e Industriale, Gozzini 1906 Turini Group, Efffe Group, Elettrosistemi, Dipartimento di Ing. Civile e Industriale Univ. di Pisa.

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