RDM Group, Università di Pisa e CPTM al WWEM-24
RDM Group, Università of Pisa e Consorzio Polo Tecnologia Magona hanno collaborato a un progetto di ricerca per l’utilizzo di scarti di pulper nelle cartiere, finalizzato alla produzione di energia termica/elettrica per autoconsumo. I risultati della ricerca sono stati presentati da Letizia Marchetti a fine luglio a Lisbona, in occasione del prestigioso 7th International Congress on Water, Waste and Energy Management (WWEM-24).
Dal 24 al 26 luglio si è tenuto nella capitale portoghese il congresso “Water, Waste and Energy Management” (WWEM-24), giunto alla sua settima edizione. È stato organizzato congiuntamente da ricercatori di diverse aree scientifiche, tra cui l’Università di Cassino e le Università di Granada e Barcellona. L’evento ha l’obiettivo di creare un forum internazionale per accademici, ricercatori e scienziati di tutto il mondo per discutere risultati e proposte mondiali riguardanti le questioni più solide relative alla Gestione dell’Acqua, dei Rifiuti e dell’Energia.
Sviluppo del processo di recupero dei rifiuti di pulper
La prima fase della ricerca ha incluso la valutazione del potenziale dei rifiuti di pulper in relazione alla fattibilità tecnica del processo e alla sostenibilità economica e ambientale.
CPTM ha sviluppato un processo di pirolisi per generare combustibili (liquidi e gas) e/o energia da materiali plastici di scarto non riciclabili meccanicamente.
La pirolisi è un processo chimico che consiste nella decomposizione di una sostanza complessa tramite trattamento termico, che viene utilizzato principalmente nella lavorazione industriale e nello smaltimento energetico dei rifiuti solidi urbani.
Al termine dell’analisi, sono state effettuate valutazioni preliminari dei costi operativi e di investimento, nonché una valutazione delle emissioni di anidride carbonica associate al processo, e il processo è stato testato per la conformità alla Direttiva europea sulle energie rinnovabili (RED II).
La presentazione di Letizia, intitolata “Turning Waste into Power: Pyrolysis of Pulper Rejects for Sustainable Energy Generation”, ha mostrato la fattibilità tecnica ed economica del trattamento dei rifiuti di pulper: i prodotti combustibili risultanti sono anche soggetti alla Direttiva RED come combustibili rinnovabili.