Il Tirreno, 9 Agosto 2021
L’agroalimentare rappresenta un settore fondamentale sia a livello regionale che nazionale nell’ambito dell’economia verde circolare. Si chiama “Tuscany Food Net” il progetto ultimo nato in seno al CPTM, Consorzio Polo Tecnologico Magona, a Cecina, finanziato dalla Regione Toscana, che comprende altre due realtà livornesi, la Qta Consulting e Nexfood: si tratta di un contratto di rete rivolto al settore agroalimentare. Si pone infatti come centro di riferimento per la ricerca e l’innovazione delle imprese. Il campo d’azione è la nutraceutica, vale a dire lo studio e l’utilizzo dei principi attivi degli alimenti con effetti positivi per la salute e la prevenzione delle malattie. In particolare si parla di olio d’oliva extravergine, uno dei fiori all’occhiello dell’agricoltura di qualità toscana. Due i progetti già realizzati: Noè, un sistema innovativo per l’estrazione dell’olio d’oliva, e Vale, la valorizzazione degli scarti dell’olio d’oliva a “valore aumentato”.
L’obiettivo è far crescere la produttività e la redditività delle aziende agricole per renderle più competitive sul mercato – uno dei problemi fondamentali del settore è lo scarso potere di contrattazione e quindi il prezzo troppo basso alla produzione –, in un’ottica verde, di sostenibilità ambientale. Significativo il progetto Vale: si propone di produrre energia dal nocciolo dell’oliva, energia da riutilizzare nelle aziende agricole.
«Il settore agroalimentare – dice il presidente del Polo tecnologico Magona, Vincenzo Argentieri – è la nuova frontiera della ricerca, che portiamo avanti con l’Università di Pisa, socio fondatore del Consorzio. Il nostro ruolo è essere centro di ricerca per le piccole e medie imprese. Il progetto di rete “Tuscany Food Net” si rivolge a tutto il Distretto agricolo della Bassa e Alta Val di Cecina, ed ha trovato interesse anche in partner importanti nel settore produttivo come il Consorzio Terre dell’Etruria e distributivo come Conad».
Il Consorzio Polo Tecnologico Magona di Cecina, nel contesto agroalimentare, è apripista per le innovazioni sia dal punto di vista del processo di estrazione di componenti nutraceutiche da matrici di scarto dell’industria agroalimentare, sia dal punto di vista tecnologico, relativamente all’adattamento della raffineria e alla realizzazione della linea produttiva del nuovo prodotto, in conformità ai principi del “paradigma industria 4.0”. Con la nascita della start up Magona Innovazione, il Consorzio vuole arrivare a brevettare i propri progetti.
Qta Consulting è una società che opera da vent’anni nel settore della consulenza alle imprese. Nexfood è uno spin-off dell’Università di Pisa specializzata in ricerca e trasferimento tecnologico nel settore alimentare.
