Impianti Pilota2024-02-14T16:13:25+02:00

Gli impianti pilota di CPTM

Lo sviluppo di un processo chimico passa attraverso stadi di ricerca e acquisizione di informazioni da un lato e di elaborazione delle informazioni acquisite dall’altro. In questo quadro, l’attività sperimentale risulta spesso fondamentale.

CPTM conduce attività di sperimentazione partendo dalla scala di laboratorio fino alla scala pilota: l’elaborazione dei risultati conseguiti ai fini del trasferimento di scala (scale-up) è centrale e fondamentale, anche dal punto di vista economico, nello sviluppo di un processo industriale.



Abbattimento inquinanti gassosi per via secca e umida

Evaporatore e cristallizzatore a circolazione forzata sotto vuoto

Ossidatore termico rigenerativo

Forno a microonde sperimentale

Impianto per test su catalizzatori solidi





Abbattimento inquinanti gassosi per via secca e umida

L’impianto pilota può trattare una portata gassosa pari a 1000 Nm3/h, riscaldata fino ad una temperatura di 200°C mediante 2 colonne a riempimento e un filtro a maniche.



Evaporatore e cristallizzatore a circolazione forzata sotto vuoto

L’impianto è composto da un serbatoio di ricircolo da 150 L e un condensatore in vetro pyrex, un reboiler in acciaio inox riscaldato con vapore fino a 10 bar, pompe di ricircolo ed estrazione, ed una centrifuga per la separazione del sale prodotto.

L’impianto è in grado di operare a temperature fino a 200°C e con grado di vuoto fino a 5 kPa assoluti.



Ossidatore termico rigenerativo

Portata 1000 m3/h, concentrazione solvente ≤ 10 g/m3.



Forno a microonde sperimentale

Il forno a microonde sperimentale è dotato di:

– camera in acciaio inox con 200 L di volume utile;
– magnetron raffreddato ad acqua con potenza massima emessa 2 kW;
– sistema di controllo con inverter per la modulazione della potenza emessa nel campo 0-2000 W;
– monitoraggio della potenza trasmessa tramite misurazione e registrazione della potenza riflessa;
– sistema di misura della temperatura dei campioni con sonde a fibra ottica o termocoppie isolate;
– possibilità di eseguire programmi di temperatura tramite l’utilizzo di un regolatore PID;
– sistema di sicurezza con blocco dell’alimentazione in caso di apertura portellone, interruzione alimentazione acqua di raffreddamento, guasto sistema di generazione.

Il forno a microonde è stato utilizzato per:

– essiccamento reagenti;
– test di bonifica di terreni contaminati con idrocarburi;
– test di calcinazione di argille (con temperature fino a 800°C);
– test di estrazione di olio da sabbie bituminose;
– test di deposizione di biossido di titanio in fase vapore su matrici porose.

 



Impianto per test su catalizzatori solidi

L’impianto pilota consente di testare catalizzatori solidi in pellets e strutturati alle temperature e pressioni di lavoro.

In particolare, le condizioni operative che possono essere simulate nell’impianto sono riportate in seguito:

– temperatura 0-400°C;
– pressione fino a 10 bar;
– umidità relativa 0 – 100%;
– portata gas da 5 a 100 NL/min, corrispondente a velocità superficiali di 0.1 – 2 m/s (GHSV 2000 – 40000 h-1)

L’impianto è stato utilizzato per:

– test di ricombinazione di idrogeno ed ossigeno su catalizzatori a base di palladio;
– test di ossidazione di ammoniaca (SCO) su catalizzatori a base di argento e a base di palladio;
– test di riduzione selettiva (SCR) su catalizzatori a base di argilla bentonitica;
– test di adsorbimento di acqua su gel di silice e rigenerazione del sorbente in pressione a 10 bar.

 



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